lunedì 28 settembre 2015

42° Giro in giro del Bolettone

Domenica mattina fresca frizzante, tempo ideale per una bella corsetta nei boschi. Già l'anno scorso in compagnia di mio cognato ho partecipato a questa corsa chiusa in 1 ora e 11 minuti davvero molto bella e corribile. In realtà l'anno scorso questo tragitto ha posto fine ai miei sogni di maratona dato che scendendo dalla capanna mara mi sono stortato la caviglia destra e ancora oggi ne pago le conseguenze. Il percorso per me sembra proprio maledetto perchè nel sentiero dei faggi una leggera storta l'ho presa pure stavolta!!!
Alla partenza c'era veramente tanta gente ho visto pettorali con il 500 ma per i numeri ufficiali e i tempi di questa edizione aspettiamo l'aggiornamento del sito.
Comunque il percorso è davvero bello, si parte dall'alpe del Vicerè in località Albavilla e si prende il sentiero che dal parcheggio porta verso la Baita Patrizi con un dolce saliscendi molto gradevole per correre. da lì si continua per il tratto più in salita per raggiungere la bocchetta di Molina dove è presente un piccolo ristoro.
Si parte a missile per il sentiero dei faggi.....stupendo correre qui è davvero un piacere puro...i colori dell'autunno, il silenzio e.....la coda...trovo ad un certo punto un gruppo un po' più lento di me ma non essendo molto largo il sentiero con il rischio di farsi un bel volo me ne resto dietro in attesa di arrivare alla Capanna Mara e fiondarmi giù per la discesa a mille all'ora!!
Questo era il piano di gara, ma seguendo quello davanti schivo una radice ma prendo una mezza storta di nuovo alla caviglia destra. Faccio finta di niente e continuo a correre anche se comincia a farmi male e intanto impreco in silenzio continuando la corsa. Quindi seguo il copione ma non veloce come pensavo. Il mio cellulare collegato a strava all'arrivo di nuovo al Vicerè segna 1 ora e 14 minuti.
Nonostatne tutto sono contento perchè è proprio divertente come gara, sono solo 12 km  per chi si vuole allenare un po' in salita o comincia ad affacciarsi alla corsa in montagna è proprio l'ideale.
Recupero il mio zaino presso la Locanda del Vicerè che gentilmente me l'ha tenuto in custodia, perchè come l'anno scorso sono venuto in moto e non sapevo dove lasciarlo.
Che dire di più in attesa della 43° edizione, sempre più gente partecipa e forse diventa sempre più trafficato il sentiero ma vale comunque la pena di rifarla!!

Ps: tornato a casa, tanto ghiaccio, cavigliera, altro ghiaccio, un brufen, ghiaccio e oggi è come nuova. Forse l'ho scampata

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