lunedì 5 ottobre 2015

Everest

Ciao,
sono andato a vedere il film Everest fuori adesso nelle sale. Questo genere di film mi sono sempre piaciuti anche se spesso hanno epiloghi tragici. uesto non è diverso e chi conosce questo fatto accaduto veramente lo sa.
Il film mi è piaciuto davvero ma mi ha lasciato con tante domande in testa e la voglia di raggiungere anch'io almeno il campo base, dato che i miei mezzi atletici e la mia scarsa esperienza in montagna non credo mi consentirà mai di salire gli attuali 8844 e poi ne ho davvero voglia?
Questa è stata una delle domande che mi sono posto e cioè ne vale la pena?
Nel film e credo che sia porprio così salire così in alto viene descritta come una immane sofferenza con la possibilità di rischiare la vita ad ogni passo sia per superare un saracco o ancora per l'altitudine o per il tempo che cambia continuamente. E per cosa per restare sul tetto del mondo una manciata di minuti senza godere del panorama a pieno come nelle poche vette vicino a casa che ho provato a salire, e inoltre la discesa è altrettanto pericolosa e faticosa. e qui c'è la seconda domanda perchè lo si fa?
Perchè si è pazzi? forse si, bisogna pur esserlo un po'. Per la gloria? magari qualcuno anche per quella.
Anche se credo che la maggior parte lo faccia per una questione di superamento dei propri limiti, la sfida con se stessi, questo credo sia la ragione principale. Io quando ho corso la Resegup o il Mapei day mi sono sentito davvero...potente, una sicurezza in me stesso che mai avevo provato, perchè solo qualche anno fa non ci sarei riuscito ma neanche avrei immaginato di potercela fare!
E quindi anche se in misura molto minore conosco il tipo di sensazione che si può provare, solo va moltiplicata per 1000.
Ammiro molto quelle persone che negli anni hanno compiuto le imprese più straordinarie in montagna sono persone che hanno la montagna nel sangue e che sfida dopo sfida hanno saputo domare le cime più impervie. 
Un'altra domanda che mi è balenata in mente è stata cosa farei io se dovessi fare una scelta come quella che viene fatta nel film. Lassù con un compagno oltre che con una persona che mi paga per portarla sana e salva a casa decido di portarlo in cima anche se so benissimo che siamo in terribile ritardo e che le nostre possibilità di vita si riducono drasticamente. Eppure lo porta su e durante la discesa rimangono bloccati senza ossigeno e senza possibilità di aiuto, l'unica cosa che possono fare è scendere ma il compagno non ci può riuscire.
Lo sa. Come sa che se rimane con lui probabilmente morirà lasciando a casa moglie e figlia in arrivo, eppure rimane. Ecco questo mi spinge a pensare cosa farei io in circostanze simili anche se ovviamente una risposta a questa domanda non c'è. 
Nella mia vita la mia famiglia è molto importante sento e accetto le responsabilità che ne derivano, quindi credo che probabilmente non mi metterei mai nelle condizioni di fare questa scelta, quindi niente scalata sull'Everest!
Certo anche abbandonare un uomo a morire anche sapendo già che la sua morte sarà inevitabile sarebbe un fardello molto grande.
In questo momento in cui mi sto approcciando sempre di più al mondo della montagna questo film mi ha appassionato, incuriosito, tenuto con il fiato sospeso, e riempito di domande a quano pare, ma ne è valsa la pena perchè non si può entrare nel mondo della montagna senza conoscerla e rispettarla.

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