domenica 8 novembre 2015

Le tre cime di artavaggio!

Ciao, oggi era una giornata fantastica e quindi ho pensato che non potevo non fare un giro in montagna. Ho scelto i piani di artavaggio per la mia corsa domenicale.
Mi sono quindi diretto verso il culmine di San Pietro e poco prima di arrivare ho lasciato la macchina dove parte il sentiero chiuso da una sbarra che arriva ad artavaggio. La salita è abbastanza dolce e piacevole perché tutta nel bosco con un terreno poco sassoso ideale per correre tranquilli.
Arrivato ai piani di Artavaggio scopro che la solita fontanella non aveva acqua, io avendo equipaggiamento leggero non ne avevo convinto di trovarla lì o comunque in uno dei rifugi. Una volta al sole il clima è decisamente primaverile e quindi proseguo la salita verso la prima tappa, il rifugio Nicola. Dopo una breve sosta (coca cola) parto subito per il pizzo baciamorti vero obbiettivo di giornata, per cui percorro il sentiero che costeggia il monte sodadura riservandomi di affrontarlo al ritorno.
Coperto dalla montagna invece fa un po ' freschino ma niente di serio, per cui arrivo alla bocchetta di Regadur  e orientandomi con la cartina vista a casa e chiedendo ad altri camminatori prendo il sentiero che continua a portarmi verso il mio obbiettivo. Dopo un piccolo sali scendi arrivo ad un punto in cui devo percorrere una bellissima cresta con tanto di strapiombo. Arrivo in un pianoro in cui placidi e tranquilli cavalli pascolano indisturbati, qui il sentiero è devo dire un pochino confuso (o forse non visto io) ma la montagna dietro da la direzione. La salita verso il monte Aralalta è faticosa e molto ripida e si inerpica su prati erbosi. Dopo poco arrivo in questa cima in cui ci sono solo un mucchietto di sassi e proseguo per i 100 metri che mi mancano al pizzo Baciamorti.
Mi godo il magnifico panorama che si vede in questa splendida giornata e riconosco alcune delle cime fatte di recente come il pizzo Tre Signori, poi il resegone le grigne tutte rigorosamente senza più neve.
Riprendo il cammino e intanto penso se sia il caso di fare anche la cima del sodadura, le gambe iniziano ad essere affaticato,  ma come dice Forrest gump: "ora che sono arrivato fino a qui...salgo".
Ripercorro la strada a ritroso fino alla base del sodadura, e visto che la decisione è presa inizio a salire. Quello che mi appresto a provare è un piccolo calvario, la salita è oltre modo faticosa, anche se non ci metto molto a salire. A mezzogiorno sono di nuovo al rifugio Nicola in teoria in orario per restare nelle 4 ore che avevo preventivato, sono infatti partito alle 9 circa. Ma non ne ho più le gambe, le caviglie e il collo sono a pezzi, quindi alterno camminata veloce a brevi tratti di corsa e alle 13.40 sono giù.
Non mi importa certo il finale, anzi è stato un bel allenamento in una giornata meravigliosa, l'unico dispiacere è non essere riuscito a fare il primo pezzo in discesa, mi sarei proprio divertito. Sarà per la prossima volta!

A presto

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